Biografia

STEFANIA LIBERTELLA é pittrice, disegnatrice e architetto.

Nata nel 1972 a Roma, ha studiato le tecniche tradizionali della pittura, il disegno, il modellato, l’architettura e la storia dell’arte preso il liceo artistico ‘Alessandro Caravillani’.

Le sue tecniche pittoriche includono la matita, il carboncino, la sanguigna, il pastello, la tempera, l’olio, l’acrilico e l’acquarello e il suo lavoro si concentra sul Rinascimento Italiano e sulla figura di Michelangelo Buonarroti. Le sue composizioni preferite sono dedicate alla figura umana e al ritratto, ma ama anche dipingere paesaggi, nature morte e monumenti antichi. La sua prima mostra intitolata ‘ Picasso e le donne’ si è tenuta nel 1991 presso una galleria privata insieme ad altri artisti.

Stefania Libertella ha poi frequentato corsi professionali come ‘restauratore di dipinti’ (su tela, tavola e affresco) e ‘restauratore di manufatti lapidei’ (travertino e marmo) e ha lavorato come ‘restauratore’ dal 1997 al 2000 per la Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma su monumenti, fontane e lapidi commemorative.

Nel 2004 si è laureata con lode in Architettura presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, specializzandosi in “Tutela e Recupero dei Beni Storici e Architettonici”.

Dal 2005 è iscritta all’Ordine degli Architetti di Roma e provincia.

Tra il 2006 e il 2010 ha svolto attività di docenza presso l’Istituto Lorenzo dè Medici di Roma e Tuscania insegnando Storia dell’Arte e Pittura ad Olio.

Dal 2018 è Socio di Merito dell’Accademia Internazionale d’Arte Moderna di Roma come ‘Pittrice’.

Nel 2021 è stata tra gli artisti selezionati per la prima edizione del Premio Vittorio Sgarbi.

CHI SONO

Sono venuta al mondo con l’amore per l’Arte in tutte le sue forme. Da piccola ho studiato danza classica per otto anni. Mi divertiva molto recitare a scuola con i compagni di classe e ho imparato a suonare da autodidatta alcuni strumenti musicali come il flauto, la chitarra e il pianoforte ascoltando i brani musicali che mi piacevano. Avevo un forte istinto musicale, ma insieme a tutto ciò, la sera mi mettevo a disegnare i cartoni animati e le opere artistiche che vedevo sui libri di scuola.

Il mio primo “maestro” di disegno e pittura è stato l’artista Michelangelo Buonarroti. Con la scuola elementare andai un giorno a vedere la Cappella Sistina e rimasi tutto il tempo con la testa in su a guardare la sua volta. Fu amore a prima vista. Dopo quella visita cominciai a studiare tutti gli artisti più famosi della storia dell’arte e a 13 anni conoscevo già tutti i pittori e scultori dal 400 all’800. Ho avuto poi un bravo professore di disegno e pittura al liceo artistico che mi ha insegnato ad usare bene le tecniche della tempera, dell’acquarello e della matita in modo “fotografico”. Dopo il liceo decisi di approfondire la conoscenza delle tecniche pittoriche frequentando un corso di restauro di dipinti antichi: così ho sperimentato l’affresco e la pittura ad olio.

Io sono nata pittrice e quando disegno o dipingo mente, corpo e spirito sono un tutt’uno tra loro. La mia tecnica preferita è l’olio su tela perché l’olio mi consente di lavorare per strati di “velatura” (ho imparato ad usare la velatura tramite l’acquarello) ed è una tecnica molto luminosa. Il mio tema preferito è la figura umana. Amo il concetto rinascimentale dell’uomo al centro del mondo e, quindi, la figura umana è importante e presente nelle mie composizioni. Mi ispiro all’arte del Rinascimento fiorentino del 400 e ai colori che i pittori come Botticelli, Ghirlandaio, Signorelli e Michelangelo utilizzavano sui loro dipinti. I rossi vivi, il giallo cadmio o il blu cobalto ed oltremare. Prima di iniziare a dipingere stendo sempre degli strati di colore come base preparatoria al dipinto. Come i pittori toscani, prima c’è lo studio della composizione attraverso il disegno e poi trasferisco quest’ultimo sulla tela per cominciare a dipingere.

Ciò che cerco quando dipingo è rappresentare la mia idea di bellezza e trasmetterla a coloro che guardano le mie opere. L’arte per me è una costante ricerca verso il bello e l’emozione che vorrei infondere è quella del piacere che la bellezza può dare allo spettatore in contemplazione dell’Arte.”

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